DI FLAVIA CELLERINO
L’autunno è, tradizionalmente, tempo di mostre, grandi mostre. A Genova ci attende una pittrice, Berthe Morisot (1841-1895), impressionista doc. La mostra dello scorso autunno-inverno, dedicata ad Artemisia Gentileschi, ci ha insegnato che le donne hanno sempre cercato di frequentare il mondo delle arti, anche se le porte, per loro, non erano propriamente spalancate. A partire dalla fine del Settecento, però, le cose iniziano a cambiare in maniera significativa: i numeri e i nomi delle artiste che riescono a imporsi, lavorare e riscuotere credito, aumentano progressivamente. La seconda metà dell’Ottocento apre loro le porte, benché gradatamente, delle accademie (soprattutto quelle private) e consente manifestazioni pubbliche sempre più frequenti. I circoli pittorici e artistici erano, in generale, più propensi a infrangere le regole sociali, consentendo promiscuità e condivisioni in altri casi impensabili. Nella Parigi della seconda metà dell’Ottocento, le donne con il pennello in mano sono sempre di più e, tra queste, Berthe Morisot, giovane modella di Manet (del quale diventerà cognata), musa e ispiratrice, allieva capace e di indubbie qualità. Il 2024, tra l’altro, ha visto in tutta la Francia celebrazioni dei 150 anni della nascita ufficiale dell’impressionismo (primo Salon 1874) che proseguiranno con altre esposizioni anche in Italia, ad esempio a Firenze. Noi potremo deliziarci con le opere di Berthe, con la possibilità di approfondire il suo stile e la sua poetica, per nulla inferiore ai grandi miti dell’impressionismo al maschile, da Renoir a Monet.
Altra donna artista da scoprire è Niki de Saint Phalle (1930-2002) le cui opere saranno esposte a Milano, al Mudec. Colori esplosivi, forme dirompenti e gioia di vivere coinvolgeranno i visitatori con un’iniezione di ottimismo, perché l’arte indaga e svela ogni sentimento, non sempre e solo quelli saturnini.
Arte e natura vanno da sempre a braccetto, travasando ispirazioni, forme e contenuti. Così i viaggi di Artesulcammino ci porteranno in Appennino, per esplorare sentieri, per vivere i colori dell’autunno, magici, incendiati di varianti che nessuna tavolozza pittorica riuscirà mai a cogliere sino in fondo.
Oppure ci porteranno nei musei più belli dell’Università di Padova, dove scienza, geografia e storia si fondono per farci comprendere meglio la complessità affascinante del mondo nel quale viviamo.
Come sempre tenete d’occhio il nostro sito, artesulcammino.it: tante novità stanno arrivando.