A CURA DEL COMPARTIMENTO POLIZIA FERROVIARIA LIGURIA
Per il primo ponte della stagione estiva 2023, la Polizia ferroviaria ligure ha rafforzato le misure di prevenzione su tutta la rete ferroviaria della Regione. Come ogni anno, durante i mesi estivi, nelle principali stazioni liguri e a bordo dei convogli si registra un netto incremento dei flussi dei viaggiatori e quindi aumentano potenzialmente anche i soggetti dediti alla commissione dei reati. Dall’1 al 4 giugno, a fronte di 116 pattuglie impegnate su tutto il territorio, la Polfer ha identificato oltre 1.500 e due di queste sono state arrestate in quanto ricercate.
La prima nella stazione di Chiavari, dove gli agenti del locale Posto Polfer, hanno arrestato un cittadino italiano di 51 anni senza fissa dimora, poiché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Milano. L’uomo, originario della provincia di Varese, era ricercato da oltre un anno in quanto riconosciuto colpevole di resistenza a pubblico ufficiale commessa nel 2020 nei confronti di un equipaggio della Squadra Volante, nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro.
Il secondo arresto è avvenuto a Ventimiglia dove un cittadino tunisino di 36 anni senza fissa dimora è stato trovato in possesso di un documento falso intestato ad un’altra persona. Al momento del controllo presso lo scalo di confine, l’uomo ha esibito una carta di identità elettronica italiana che non ha convinto gli operatori Polfer che lo avevano fermato. Attraverso una visione più accurata del documento è infatti emersa la mancanza di alcuni elementi di sicurezza come le parti riflettenti, nonché l’assenza del microchip. Sabato 3 giugno l’uomo è stato accompagnato davanti al Tribunale di Imperia per il processo per direttissima dove il Giudice ha convalidato l’arresto non applicando ulteriori misure restrittive in quanto, accertata la sua esatta identità, è emerso che sullo stesso pendevano ben 4 distinti ordini di carcerazione.
Latitante dal 2014, era ricercato per due ordini di cattura con un totale di 5 anni di reclusione da scontare per reati connessi alle sostanze stupefacenti e anche per due custodie cautelari in carcere disposte dal Tribunale di Modena, una per essere evaso dagli arresti domiciliari e un’altra applicata nell’ambito di una vasta operazione contro il traffico di stupefacenti.
Al termine del processo, l’uomo è stato così accompagnato presso la casa Circondariale di Sanremo.