DI LUCIA TOMASSOLI (FIGLIA DI ANNAMARIA PIETA’, RFI – COA_GE)

È stato impossibile, per me, non avvicinarmi alla cultura coreana. Chi ha 14 anni come me lo sa bene e soprattutto se hai la tua migliore amica che non parla d’altro. Hai mai sentito parlare dei BTS? La “boy band più grande del mondo” secondo i notiziari globali: sono i primi artisti coreani a salire in cima alla Billboard 200 (è la classifica settimanale dei 200 nuovi brani). La classifica stila le migliori canzoni a livello globale utilizzando, come parametro, le vendite digitali e lo streaming online di oltre 200 Paesi in tutto il mondo. I BTS attualmente hanno il maggior numero di follower su Twitter per un account coreano. I “Bangtan Boys” incarnano il genere K-Pop con accattivanti melodie hip-hop e audaci dance-pop, e sono estremamente eleganti. Se hai bisogno di un’introduzione alla musica coreana, dai un’occhiata al loro secondo album rivoluzionario “Wings”, poi cerca “K-Pop” su YouTube e cadi nella tana del coniglio. Da qui vedrai che la curiosità di saperne si scatenerà in te, come è accaduto a me.

La voglia di comprendere qualcosa in più della Corea del Sud ti nascerà spontanea. Come? Per una quattordicenne non è semplice andare in Corea, quindi ho cominciato a navigare per scoprire prima di tutto Seoul: architetture futuristiche ovunque, incredibili centri commerciali che espongono le ultime tendenze della moda, bar karaoke e anche un’incredibile cultura antica. Non sono mai stata lì, ma un giorno spero di potermelo permettere. Per ora mi accontento di internet che può farti assaporare virtualmente anche questo: eh già, navigare non significa solo guardare video comici e stare sui social. Infatti puoi fare una passeggiata nel villaggio di Bukchon Hanok, ammirare il palazzo Gyeongbokgung, magari con un delivery farti portare del  Kimchi (piatto coreano piccante a base di cavolo fermentato e verdure) e scopri che è anche una delle città smart leader al mondo, quindi è incredibilmente innovativa e moderna, oltre a essere una delle città che ha più a cuore l’ambiente. Non male, vero? Se hai un occhio attento, ti accorgerai che il mondo della moda e del beauty stanno influenzando anche noi “occidentali” alla grande. La Seoul Fashion Week vede i coreani all’avanguardia: indossano una varietà di colori, modelli e silhouette, dallo streetwear casual a completi “kawaii”. Con il termine kawaii (preso in prestito dal giapponese) rendono tutto più carino. La reinterpretazione, infatti, sta ispirando gli abiti delle persone in tutto il mondo.

E l’estetica? Anche qui la Corea del Sud è al top! Tutti vogliono avere una pelle chiara e luminosa e per questo sta spopolando la famosa “routine per la cura della pelle in 10 passaggi” che ha letteralmente preso d’assalto il mondo e non c’è da meravigliarsi che il K-Beauty abbia generato tanto interesse internazionale con così tanti prodotti fantastici per la cura della pelle sul mercato. Parlare coreano è davvero di tendenza e in questo caso direi una delle poche cose che può servirti per il futuro: l’economia coreana è in forte espansione e tecnologicamente avanzata e, poiché il coreano è solo la diciassettesima lingua più parlata al mondo, potrebbe essere un valore aggiunto inserirlo nel tuo curriculum, per non parlare di tutte le serie televisive coreane che potrai guardare se lo padroneggi. Lo dico perché i doppiaggi in italiano, che sono rarissimi, non rendono la musicalità di questa lingua. La Corea del Sud è un paradiso tecnologico: ha la connessione Internet più veloce del mondo e il miglior servizio 4G, tanto che a cavalcare quest’onda tecnologica sono i videogamer professionisti. Enormi sale di videogiochi sono disseminate in tutto il Paese, mentre gli stadi sempre pieni ospitano epiche battaglie virtuali tra giocatori superstar. Dai un’occhiata a Starcraft o League of Legends e ne avrai un’idea. Diventa anche tu “deoku”, termine che indica una persona con un interesse molto intenso per qualcosa. Questo slang coreano deriva dalla parola giapponese “otaku” che significa “persona pazza per qualcosa”.  

Allora sei pronto?