di Federico Filippi – Presidente DLF Genova Chiavari
Prima di tutto un caloroso ringraziamento al consiglio direttivo che ha accettato l’insediamento del nuovo Presidente e a tutti coloro che mi hanno manifestato il loro compiacimento per la nomina.
Ora entriamo nel vivo degli argomenti a cui tengo molto: come saprete il DLF di Chiavari è stato commissariato, dopodiché è avvenuta la fusione con quello di Genova. Il nuovo logo è Dlf Genova-Chiavari. La faccio breve, questa operazione è stata lunga e complessa e ha coinvolto diversi attori istituzionali e non: Camere di Commercio, Agenzie delle entrate, Comune di Bonassola, Comune di Chiavari, banche e così via. L’iter è andato avanti con le nostre forze: devo congratularmi con l’ufficio di presidenza che si è sobbarcarsi tutto il lavoro e certamente non ultima Rosaria Augello che con la sua esperienza ha agevolato il percorso della fusione. Il Dopolavoro Nazionale si è complimentato per il lavoro svolto, ancor prima di impartire linee guida e supporti tecnici sul da farsi. Una gran bella soddisfazione che sottolinea l’alta professionalità del nostro gruppo dirigente.
Cercherò di portare avanti l’idea di un Dopolavoro in linea con tempi nuovi che inesorabilmente avanzano, proseguendo sul solco già tracciato dal Presidente uscente, alla quale mostro tutta la mia gratitudine per quello che ha fatto. Non immaginavo quanto fosse faticoso ricoprire questa nomina ma ce la metterò tutta. E poi dicono che le donne sono più deboli degli uomini… provare per credere.
Ora affronto il problema del calo degli iscritti ferrovieri in servizio che lamentano in molti DLF, e in parte anche noi. Faccio un appello: andate a vedere via Don Minetti un gioiello di raffinatezza sportiva, nuovi locali con i servizi più moderni esistenti sul sul mercato.
In via Roggerone abbiamo il campo da padel, poi il tennis con nuove strutture, nella nostra arena organizziamo i mercatini estivi e di Natale, poi c’è il cinema Albatros con film di prima visione. Ultimo ma non ultimo, il welfare per aiutare le famiglie. Non mi prolungo oltre: dico che al DLF abbiamo questo e altro, ma faremo ancora di più. Insomma, ci sono tutte le motivazioni per una risposta positiva dei ferrovieri in servizio. Basta, non vi annoio più, ma cito una nota pubblicità: il Dopolavoro siamo noi.