di Mauro Sicco
Pioverà, non pioverà? Intanto partiamo, è la prima gita che inaugura la nostra collaborazione con la sezione CAI di Sampierdarena. Mentre raggiungiamo l’appuntamento uno scroscio di pioggia ci fa pentire di non essere rimasti a dormire, non siamo in molti la paura di bagnarsi ha fatto vittime. Scesi dal treno alla stazione di Mele, un buon caffè ed una ancora più buona focaccia rifocillano e neanche qualche goccia che scende dal cielo spaventa.
Un tratto su asfalto ed uno più ripido nel bosco ci portano alla strada della Cannellona, antico percorso che dal mare saliva all’Otregiogo usata dai mulattieri per portare il ferro e gli stracci alle ferriere e cartiere della zona. Dopo un breve tragitto sulla provinciale del Faiallo giungiamo al Sacrario dei Martiri, è doveroso un omaggio, soprattutto in questo giorno, a quei giovani che hanno perso la vita, trucidati dalla barbarie nazifascista. Si guardano i loro volti sulle fotografie, si visita il luogo dell’eccidio dove i morituri legati a coppie e spinti su un asse, dal quale vedevano sotto di loro i compagni già morti, prima di essere fucilati, nella cripta piccole urne contengono terra prelevata da altri luoghi bagnati dal sangue delle vittime e dai campi di sterminio. Superata la vecchia galleria del passo del Turchino, la gita continua sull’Alta Via, circondati completamente dalle nuvole nel bosco, in un paesaggio magico dal quale non stupirebbe più di tanto veder spuntare dalla nebbia un cavaliere in armatura.
Una breve sosta per mangiare, condizionata dal brutto tempo che impedisce di rilassarsi sui prati, poi comincia la discesa su Acquasanta. Giunti prima del previsto, verrebbe la voglia di immergersi nelle Terme, ma non essendo attrezzati optiamo per un autobus che ci riporta in città. A proposito, l’unica pioggia è stata quella caduta dalle foglie scosse dal vento.