DI LUANA ROSSINI SU GENTILE CONCESSIONE DI ANNA PATACCHINI*

Continua la presentazione di ERA con la definizione di Pareri, Raccomandazioni, Decisioni, Relazioni di Audit, ecc..). Qui i capitoli precedenti.

Su questo numero vedremo i principali ambiti coperti dalla legislazione europea. In particolare, il cosiddetto “Primo pacchetto”. 

Direttiva 91/440/CEE come fondamento del processo di liberalizzazione:

Direttive 95/18 (licenze) e 95/19 (accesso infrastruttura e certificazione di sicurezza) fissano le modalità per poter attuale la liberalizzazione:

Tra il 2001 e il 2016, quattro pacchetti legislativi sono stati approvati, con l’obiettivo di: aprire gradualmente i mercati dei servizi di trasporto ferroviario alla concorrenza; rendere interoperabili i sistemi ferroviari nazionali; definire condizioni quadro adeguate allo sviluppo di uno spazio ferroviario europeo unico.

Questi atti hanno introdotto, tra l’altro, le regole di tariffazione e di assegnazione della capacità, disposizioni comuni sulle licenze delle imprese ferroviarie e sulla certificazione dei macchinisti, requisiti di sicurezza, la creazione dell’Agenzia europea per le ferrovie e gli organismi di regolamentazione ferroviaria in ciascuno Stato membro, nonché i diritti dei passeggeri ferroviari.

Il primo pacchetto ferroviario, adottato nel 2001, ha consentito agli operatori ferroviari di avere accesso alla rete transeuropea su base non discriminatoria. 

Per migliorare le opzioni europee di trasporto ferroviario di merci, la Commissione propone la creazione di uno sportello unico per il mercato delle autostrade. Sottolinea la necessità di migliorare la distribuzione delle tracce ferroviarie, stabilire una struttura tariffaria che rifletta i costi rilevanti, ridurre i ritardi alle frontiere e introdurre criteri di qualità. La Commissione elenca le azioni da intraprendere per la creazione di autostrade. 

La valutazione dell’attuazione di questo pacchetto condotta dalla Commissione europea a metà 2006 ha mostrato che, sebbene l’attuazione pratica delle sue disposizioni sia ancora in corso, gli effetti già visibili sono incoraggianti. 

La posizione relativa delle ferrovie rispetto ad altri modi di trasporto si è stabilizzata, l’elevato livello di sicurezza del trasporto ferroviario è stato salvaguardato e spesso migliorato, le perdite di occupazione sono state parzialmente compensate dalla creazione di posti di lavoro nelle nuove imprese ferroviarie e le prestazioni del traffico ferroviario sono state è stata la migliore nei paesi in cui il mercato del trasporto ferroviario di merci era stato aperto alla concorrenza relativamente presto. Questi risultati sono stati confermati nella comunicazione della Commissione sul monitoraggio dello sviluppo del mercato ferroviario dell’ottobre 2007 che ha chiaramente dimostrato che tra il 2000 e il 2005 gli Stati membri in cui le imprese ferroviarie non storiche hanno raggiunto le quote di mercato più elevate hanno ottenuto risultati significativamente migliori in termini di trasporto ferroviario prestazioni del traffico merci rispetto agli Stati membri in cui il mercato era ancora dominato da un monopolio.

 

*D.ssa Anna Patacchini, Safety and Operations Unit – Project Officer presso ERA