Testo di Valentina Bocchino – Foto di Danilo Mazzoli

È un momento storico, arrivato dopo anni di lotte dei comitati e dei cittadini: lo scorso weekend è iniziata finalmente la demolizione definitiva della ex Eltin di via Borzoli, ormai un rudere.

Tanti i ricordi di chi ha lavorato in quella fabbrica di quadri elettrici ferroviari di duemila metri quadri, che però da ormai più di 30 anni era in stato di completo abbandono. Una storia dalle radici lontane, basti pensare che a metà percorso, 15 anni fa, l’allora consiglio di circoscrizione della Valpolcevera aveva lottato per far abbattere i pannelli di amianto dei muri esterni. E dunque la demolizione completa di questi giorni è stata salutata come una vittoria dalle istituzioni locali, dai cittadini che vedevano in quella struttura ormai solo più un luogo di degrado, e dal Comitato di Borzoli e Fegino che da tempo immemore battagliava per porre fine alla situazione.

Cosa era diventato questo edificio negli anni si capisce dalle battaglie del comitato: in una lettera del 2017 si parla di finestre rotte con vetri che avrebbero potuto cadere sulla strada, tetto in pessime condizioni con crolli e deterioramenti vari, canalina per l’acqua completamente intasata da arbusti, cedimenti vari, e così via. Insomma, una struttura non solo degradata, ma anche pericolosa per chi viveva e transitava in quel quartiere.

«Lo ammetto, sono molto emozionato e felice per questo grande risultato per Borzoli e Fegino – ha spiegato sulla sua pagina Facebook il presidente del Municipio Valpolcevera Federico Romeo – quando vedo iniziare opere riqualificatorie in cui il Municipio è protagonista, insieme alla cittadinanza, sono molto felice».

Le operazioni non sono finite, e proseguiranno anche il prossimo fine settimana: per questo, dalle ore 06:00 di sabato 24 ottobre 2020 fino alle ore 18:00 di domenica 25 ottobre 2020, nel tratto di Via Borzoli, tra l’intersezione con Salita al Lago e il civ.72 della stessa, è interdetta la circolazione veicolare, insieme al divieto di fermata e sosta per tutti i veicoli. Sarà attivato da Amt il servizio pubblico a valle e a monte dell’interruzione veicolare del tratto di Via Borzoli.

E poi? E poi questi spazi potranno finalmente essere riconvertiti e restituiti alla cittadinanza, un’operazione resa possibile dai fondi messi a disposizione dal “decreto Genova” per il quartiere dopo il crollo del ponte Morandi. Il comitato più volte ha indicato quell’area per migliorare la viabilità e la situazione posteggi, e creare anche qualche spazio verde.

Anche la presidentessa del comitato, Antonella Marras, è intervenuta su Facebook con un post che mette in evidenza, tra l’altro, come ci sia da gioire ma soprattutto da ricordarsi che la messa in sicurezza dovrebbe rappresentare la normalità: «Non c’è niente di speciale nell’essere normale. E invece capita che in una periferia della terra di mezzo, per due fine settimana, le persone che qui vivono, riescono ad essere felici di venir svegliati alle 6 del mattino con polvere e rumori di macchinari come grandi draghi che mangiano e demoliscono un fabbricato che, da oltre 40 anni, giace rugoso, sgretolandosi».