Debutta martedì 10 febbraio (ore 20,30) al Teatro Duse “Il matrimonio del Signor Mississippi”, di Friedrich Dürrenmatt. Repliche fino a domenica 1 marzo.

Prodotto dal Teatro Stabile di Genova, “Il matrimonio del Signor Mississippi” è diretto da Marco Sciaccaluga e interpretato da Ugo Dighero, Alice Arcuri, Andrea Di Casa, Roberto Serpi, Roberto Alinghieri, Rachele Canella, Nicolò Giacalone, Davide Mancini, Davide Mazzella e Valerio Puppo.

Le scene e costumi sono di Catherine Rankl, le musiche di Andrea Nicolini e le luci di Sandro Sussi.

Esecuzioni, avvelenamenti, rivoluzioni e controrivoluzioni, fughe e travestimenti: “Il matrimonio del signor Mississippi” è una commedia “gialla” raccontata in forma comica.

Un “pamphlet” coniugato con il dramma, che si propone come specchio esemplare di un mondo nel quale gli opposti (la tragedia e la commedia) finiscono con coincidere, confluendo entrambi nell’implacabile mulino del grottesco. C’è un personaggio (Florestan Mississippi, alias Paul) che vuole imporre al mondo l’onestà secondo i principi della Legge Mosaica e ce n’è un altro (Friedrich Renè Saint Claude, alias Louis) che crede nel comunismo come via per la liberazione dell’uomo. I due sono stati compagni di gioventù e, come due fratelli, moriranno insieme riconoscendo d’essere fatti l’uno per l’altro. Il terzo personaggio maschile è il Conte Bodo von Übelohe-Zabernsee, che vive nel suo mondo ideale e che si autoproclama cavaliere dell’amore. Sempre pronta a passare immutata dall’uno all’altro, c’è poi Anastasia: la donna che vive in un eterno presente, intorno al quale ruotano tutti i personaggi.

Autore da sempre caro al Teatro Stabile di Genova, il franco-tedesco Friedrich Dürrenmatt (1921 – 1990) torna ancora una volta nel suo cartellone di produzione con una commedia scritta nel 1951, cioè qualche anno prima di La visita delle vecchia signora e di I fisici. “Il matrimonio del signor Mississippi” (Die Ehe des Herrn Mississippi) è un testo nel quale il drammaturgo e romanziere svizzero utilizza il grottesco come mezzo di espressione. In sintesi la trama potrebbe essere contenuta nell’affermazione: “Tutti ammazzano tutti”. Muovendo da una comprensione apocalittica del mondo, derivante probabilmente dalla rigida confessione protestante del padre, Dürrenmatt costruisce un testo carico di interrogativi metafisici, offrendo al palcoscenico una commedia che diverte lo spettatore, ma al tempo stesso lo invita a riflettere sul comportamento morale dell’individuo e della collettività, senza per questo, però, avere mai bisogno di proporgli una “morale” a senso unico.

Scrive Friedrich Dürrenmatt: «Confesso che quando cominciai a scrivere Mississippi non sapevo dove volevo arrivare. Certo, col passare del tempo si formarono diverse intuizioni e diversi piani su come un giorno avrebbe potuto configurarsi la pièce, ma quelle intuizioni generalmente non si avverarono. Continuavo a scrivere addentrandomi su terreni che rendevano continuamente necessari nuovi progetti. Il lavoro era avvincente, chi capiva scuoteva la testa. Personalmente osai abbandonarmi alle mie trovate, perché come artista sono convinto che uno scrittore si espone al mondo soprattutto se osa esporsi alle proprie trovate: è così che vorrei venisse compreso il mio modo di sperimentare in Mississippi. L’avventura in questo lavoro era sicuramente data dal fatto di dover trovare l’argomento, non la forma. Che poi mi aspettasse l’arduo compito di comprendere anche l’argomento trovato in maniera così avventurosa è un altro paio di maniche».

 

Per Il matrimonio del Signor Mississippi – in scena al Duse da martedì 10 febbraio a domenica 1 marzo 2015 – sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it info@teatrostabilegenova.it www.genovateatro.it

orari: feriali ore 20,30 – domenica ore 16 – lunedì riposo

prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)

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