DI ELISABETTA SPITALERI

“BULLET TRAIN” (Usa 2022, regia di David Leitch)

Tratto da “I sette killer dello Shinkansen” di Isaka Kotaro, romanzo del 2010 definito giustamente in una recensione “una miscela di Tarantino e fratelli Coen (e possiamo aggiungere anche un po’ di Agatha Christie) per il suo ritmo incalzante e divertente”, il film rispecchia con grande efficacia l’originale atmosfera adrenalitica in cui ci si ritrova dall’inizio alla fine della vicenda.

Vicenda un po’ complicata da raccontare brevemente per il numero di personaggi coinvolti ed i continui colpi di scena ma possiamo riassumerla descrivendola come la narrazione della caccia senza esclusione di colpi ad una misteriosa valigetta che si trova a bordo del velocissimo treno proiettile, lo Shinkansen, che collega Tokyo a Kyoto.

Questo incarico viene affidato da una fantomatica organizzazione ad uno degli assassini professionisti, nome in codice Ladybug (uno strepitoso Brad Pitt), che si trova a dover sostituire un collega in quella che spera sia la sua ultima missione. Scoprirà ben presto che non sarà una missione tranquilla e su quel treno altri personaggi spietati e senza scrupoli sono disposti a tutto per complicargli la vita. Ladybug, come ha fatto altre volte intenderà dimostrare di avere ancora la stessa abilità di una volta ricorrendo a certi suoi metodi e disdegnando la pistola fornitagli dal capo. Non si considera un assassino vero e proprio ed è da sempre convinto che è solo colpa della sfortuna se la gente finisce per morire durante le sue imprese. 

Così, mentre il treno inizia la sua folle corsa, Ladybug si trova a fronteggiare una galleria di personaggi dall’instancabile parlantina( ognuno è ansioso di condividere la propria particolare filosofia di vita), tipacci violenti e assetati di vendetta:  una coppia di assassini dai metodi efferati (Lemon e Tangerine), un’adolescente un po’ psicopatica che non è affatto innocente come sembra, un killer messicano “The Wolf”, che è alla ricerca dell’assassino della moglie nel giorno del loro matrimonio, un capo della Yakuza detto “Morte Bianca”, The Hornet, un’assassina specializzata in veleni e così via.

Il film, con continui richiami a “Pulp Fiction” e “Kill Bill” risulta divertente anche se alla lunga un po’ inverosimile nel cercare di far convergere le vicende e le motivazioni dei vari personaggi. Siamo quasi al termine, il treno si schianta alla fine del binario e precipita sulle strade di Kyoto travolgendo alcuni edifici. Ma la storia non finisce lì…sarebbe troppo scontato.

Consiglio per i viaggiatori: I treni proiettili Shinkansen sono il modo più rapido ed economico per scoprire il Giappone. La rete Japan Rail (JR) è molto grande e i treni raggiungono una velocità massima di 320 km/h (199 mp/h). 

Questo permette di arrivare ovunque si desideri in pochissimo tempo e vi assicuro… senza assassini a bordo!