di Mimma Certo
Lo scorso 26 novembre nell’aula Magna dell’Università degli studi di Milano Flavia Cellerino ha meritatamente ricevuto il Premio Marcello Meroni, dedicato a chi, in ambito montano, riesce a essere un esempio positivo nel rapporto tra montagna e arte, ambiente e solidarietà. A Flavia è stato riconosciuto l’impegno nell’infrangere le barriere del lockdown grazie alle sue lezioni su arte e montagna, purtroppo in “remoto”, ma molto seguite ed apprezzate, mantenendo il contatto con gli appassionati e favorendo un fertile incontro tra l’arte nella montagna e la montagna nell’arte.
Grazie alla sua professionalità e alla passione con cui ci ha intrattenuto, abbiamo potuto deliziarci con le sue spiegazioni e le immagini di opere molto significative.
Ma noi “valpoceveraschi” non possiamo non ricordare l’impegno di Flavia per lo Scoglio dell’Albatros. Più che un progetto è un sogno da realizzare tutti insieme al Dopolavoro Ferroviario.
Il covid ha modificato non poco questo “sogno”: il salone con la sua biblioteca, sede di presentazione di libri, incontri e conferenze di vario genere, si è fatto ancora accogliente anche se in modo diverso ospitando i medici del territorio per aiutare i cittadini della vallata. D’altra parte, questo tempo ha imposto una variante, passatemi il termine, ma il concetto è che, comunque, la casa del Dlf è sempre aperta per le esigenze di noi tutti e volentieri continueremo ad infrangere barriere con l’aiuto dell’arte e della cultura in ogni suo aspetto.