di Patrizia Criniti

Buongiorno Alessandro,  da consigliere del Dopolavoro Ferroviario di Genova e con la tua esperienza da volontario in questa associazione da tanti anni vogliamo farti questa domanda: in seguito al cambiamento  della legge sulle associazioni  “no profit”, quale sarà il futuro del Dopolavoro Ferroviario?

La legge 398 sulle Associazioni  “no profit” verrà cambiata a partire dal 2021, c’è preoccupazione non solo a livello del Consiglio Direttivo, ma anche fra i collaboratori che frequentano le nostre strutture; le perplessità sono nell’aria. Diventa difficile prendere decisioni di fronte ad un futuro incerto. Il DLF rischia di non avere una identità ben definita.

Tra tutte le persone attive attorno al DLF, si avverte preoccupazione per questo?

In questa situazione c’è il pericolo di una demoralizzazione collettiva che potrebbe infiltrarsi fra di noi con la possibilità di creare uno stato di rassegnazione alla decadenza. Inoltre sono trascorsi troppi anni dalle ultime elezioni del DLF creando una situazione di proroghe a ripetizione, con il risultato di incertezza per i mesi futuri; non realizzando il rinnovamento degli organismi si è perduta la possibilità di inserire forze nuove  giovani e intraprendenti, che avrebbero affrontato il cambiamento in modo diverso con entusiasmo. In questi ultimi anni gli scenari sono cambiati, sono diventati più complessi; ma ciò che non è cambiato in noi è stato sempre l’ impegno costante verso i Soci.

Come si procederà quindi?

Siamo tutti convinti che le difficoltà vanno affrontate appena si manifestano, non lasciarle germogliare, vanno superate con il dialogo e la collaborazione. Purtroppo la situazione del covid 19, oltre ai lutti e alle questioni sanitarie, ha determinato una situazione economica ancora più difficile da gestire. Consapevoli del nostro ruolo e delle nostre capacità, con modestia, dobbiamo far risaltare le nostre qualità personali, abbattendo quei modelli di vanità individuali. Dico questo, ma non vorrei essere frainteso, mi dispiacerebbe se le mie parole provocassero opinioni errate, ho diretta conoscenza dei fatti e delle persone. Esprimo questi concetti cercando di adoperare un dosaggio di educazione e cortesia e un pizzico di umiltà.

Quindi è importante essere uniti?

Siamo perfettamente coscienti che il lavoro di ciascuno ha valore quando viene coordinato con le altre attività, il nostro impegno è quello di lavorare insieme con un unico obiettivo. Nonostante l’età, lavoro con soddisfazione con le persone che riconosco essere sincere, quando mi professano il loro apprezzamento, ed io contraccambio con la stima. 

Alessandro si confida e  conclude con un velo pesante di tristezza, si avverte tanta sofferenza, purtroppo il motivo è che è appena mancata la sua dolce metà, la sua carissima moglie Pinuccia, con la quale ha vissuto gran parte della sua vita, quasi sessant’anni. Sarà molto difficile per lui proseguire da solo, ma la morte è parte della vita e deve farcela, anche per lei, per suo figlio e suo nipote.

Tutto il DLF si stringe attorno al suo grande dolore e a quello di tutti i suoi cari.