di Patrizia Criniti

Alfio Di Bella è un macchinista di Trenitalia che ogni giorno, da 35 anni, trasporta i viaggiatori attraverso la nostra bella Liguria.

In tanti anni ha potuto accumulare esperienza sull’evoluzione dei mezzi di trasporto viaggiatori che si sono susseguiti nel tempo.

Oggi, al telefono, mi racconta la situazione con molta enfasi, propria di quelle persone che amano il proprio lavoro e lo svolgono con passione; percepisco questo sentimento dalle sue parole in questo nostro dialogo pur breve.

«La flotta del materiale viaggiatori odierna è di costruzione recente, con caratteristiche tecnologiche  impensabili solo pochi anni fa; va dalle composizioni di Piano Ribassato e Media Distanza ai recentissimi Jazz, Vivalto, Pop e Rock che quasi la fanno da padroni nelle corse dei treni regionali e metropolitani». Alfio parla di questi nuovi materiali come se fossero animati, descrivendoli per le loro caratteristiche, muovendosi nella nostra regione tanto bella, quanto complicata, per le salite, discese, linee complesse e strette, tra la montagna e il mare.

Fra tutti lui predilige il Vivalto, se pur recente, ma non più new entry,  e il Rock, invece nuovissimo, perché capienti e relativamente corti, capaci di essere contenuti  nelle nostre stazioni della riviera, spesso corte in mezzo a gallerie.

Il Jazz è comodo sulla linea Acqui Terme e area metropolitana.

«Rispetto ai mezzi più obsoleti come piano ribassato e media distanza, con sistemi frenanti diversi da quelli attuali misti (meccanici e gestiti da una centralina), i nuovi mezzi sono tecnologicamente più evoluti anche sui sistemi di sicurezza con elettronica molto sofisticata,  dalla cabina di guida si ha oggi la possibilità di tenere sotto controllo i vestiboli e in condizioni di criticità verificare direttamente situazioni d’emergenza» ci racconta.

E ancora: «I nuovi mezzi hanno sistemi di condizionamento più efficienti e silenziosi, molto più semplici da manutenere. Le ritirate sono chimiche, come sugli aerei, con sistemi innovativi che permettono funzionalità e igiene».

È veramente gratificante avere un confronto con persone come Alfio che descrive il proprio lavoro con professionalità, proiettandosi verso il  futuro, verso le nuove tecnologie di una delle più importanti attività della nostra società, il trasporto pubblico.

In foto Alfio, i treni e il pannello dei comandi