In attesa dell’avvio della stagione ciclistica continuano le nostre uscite anche se il chilometraggio dei percorsi è contenuto ma quello che conta è “non fermarsi”. Con l’occasione come ogni inizio stagione invitiamo tutti coloro che vogliono provare il piacere di questa bellissima disciplina sportiva di contattarci e venire con noi nelle nostre uscite settimanali su percorsi poco impegnativi. Si ricorda ai nostri Iscritti che è aperto il tesseramento Cicloturistico UISP 2015.

Ringraziamo l’amico Ugo Del Rio che ha voluto collaborare pubblicando qui di seguito un breve cenno utile per comprendere alcune prime elementari nozioni del mondo della bicicletta:

Vincenzo Ficco


 

LA BICI

di Ugo Del Rio

 

Non è un caso se in tutti i paesi europei, Italia compresa, negli ultimi anni si sono vendute più biciclette che automobili; spostarsi in città pedalando è divertente, fa bene alla salute, non inquina. E costa poco. C’è chi usa la bici per percorrere pochi chilometri dalla casa alla scuola, all’ufficio; chi invece ne ha fatto una filosofia di vita, l’importante è uscire all’aria aperta per ritrovarsi col proprio corpo, con le proprie emozioni, con i propri pensieri.

Ad entrambe queste categorie di appassionati va ricordato che la bicicletta è uno strumento di locomozione che deve rispettare le regole del Codice di circolazione, uno strumento semplice e rilassante; ma l’attività sui pedali, se presa sul serio, non è proprio uno scherzo. Dopo la stagione invernale si ricomincia con uscite a ritmo lento, poi ripetute, salite e volate. Nel frattempo mettere a punto la bici.

Parliamo del telaio: una volta era d’acciaio, poi di alluminio (più leggero e rigido); ora a dominare è il carbonio: più reattivo, più resistente di qualsiasi metallo. Le biciclette con telaio di ferro o alluminio ormai fanno parte della fascia bassa del mercato. Telai di carbonio: ci sono telai che pesano meno di 800 grammi studiati per gli scalatori, telai aerodinamici messi a punto nelle gallerie del vento, per velocisti o passisti. Telai rigidissimi per gare brevi e nervose; telai in grado di assorbire molto bene vibrazioni e asperità del terreno, c’è solo l’imbarazzo della scelta. La cosa più importante però, bisogna dirlo, sono le geometrie.

Le ruote: il bello della bici da corsa è la possibilità di personalizzarla, scegliendo ogni dettaglio; dopo il telaio, la parte da dedicare la maggior cura sono le ruote (bilancio personale permettendo). Il massimo della gamma è il carbonio che ormai la fa da padrone fra i professionisti. Tra gli amatori sono più diffuse le ruote di alluminio per questioni di praticità e di costo. L’ultima novità sono i freni a disco oleodinamici, che consentono un miglior controllo della frenata sul bagnato (non sono consentiti nelle gare ufficiali ).

Il cambio: i più importanti (Campagnolo, Shimano, Sram) sono passati alle 11 velocità sul mozzo posteriore, ed hanno introdotto l’era del cambio elettronico (azionabile con un pulsante). Non è di grande interesse che queste innovazioni siano realmente utili ad un amatore. La novità fra gli amatori che tende ad affermarsi è la cosi detta “Guarnitura Compact”: due corone anteriori con 34 e 50 denti, invece delle tradizionali 39 e 53. Permette una pedalata più agile anche nelle salite senza pregiudicare la velocità di punta in pianura o discesa.

I pedali: il mercato offre una gamma molto ampia di pedali a sgancio rapido, tutti abbastanza validi. Si distinguono nel peso e nel prezzo.

Le gambe: negli ultimi anni la bicicletta da corsa è diventata una macchina efficientissima; ma se non c’è qualcuno che pedala la macchina non si muove. La differenza fondamentale la fanno la predisposizione, l’allenamento, la capacità di sopportare la fatica. Ovvero le doti fisiche del ciclista.

Ecco le fuoriserie:

 

LOOK 695 AEROLIGHT: il punto di riferimento del ciclismo su strada; il telaio nuovo integra le ganasce freno, più il 20% di frenatura, si frena con un dito. In tutto pesa circa 2600 grammi.

www.lookcicle.com

 

WILIER TRIESTINA CENTO 1 AIR: modello top da corsa, combina caratteristiche di rigidità, agilità e dolcezza nella guida; i modelli integrano forcella e forcellino in sei misure diverse.

www.wilier.it

 

TIME ZXRS VIP: una bici per professionisti o per cicloamatori che vogliono il massimo. Racchiude disegno, geometria e prestazioni eccellenti.

www.time-sport.com

 

SPECIALIZED S-WORKS VENTAGE RED HRR: è la bicicletta dell’inglese Mark Cavendish ma anche di molti altri sprinters. Risulta tra le più pronte alla risposta e le più veloci in assoluto.A richiesta monta il cambio elettronico.

www.specialized.com

 

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