“Il rumore del silenzio” è un progetto che prevede mostra fotografica e performance del Centro per non subire violenza di Udi, e che illustra i percorsi delle donne per uscire dal silenzio.
La mostra ad ingresso libero, inaugura sabato 24 novembre dalle ore 16 nel Palazzo della Meridiana, Salita San Francesco, 4 (da piazza della Meridiana), Genova.
Si tratta di un evento progettato dal Centro per non subire violenza Onlus (da Udi) e che si colloca nell’ambito delle iniziative patrocinate dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova per commemorare il 25 novembre 2018,“Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
L’obiettivo dell’evento è quello di valorizzare con i contributi artistici di una mostra fotografica e di una performance e con i contributi culturali e formativi di un convegno, i percorsi che il Centro per non subire violenza di via Cairoli, a Genova offre alle donne che vogliono superare le dinamiche e i danni provocati dalle relazioni violente su di loro e sui loro bambini.
L’evento intreccia il contributo artistico di un gruppo di fotografi coordinati da Perla Franca Lombardi curatrice di una mostra fotografica di scatti emozionanti, con il lavoro di teatro – terapia. Questo percorso si svolge nei laboratori teatrali e terapeutici che il Centro per non subire violenza offre tra i suoi percorsi, in collaborazione con il Teatro dell’Ortica. I laboratori sono condotti da Anna Solaro, teatro- terapeuta e da Romina Soldati, operatore pedagogico-teatrale ed educatrice del Centro e sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo e dal Dipartimento per le Pari Opportunità.
I fotografi hanno potuto fissare alcuni momenti dei lavori sulle emozioni, sul corpo, sulla parola svolti da un gruppo di donne.
Nel gruppo, alle signore che hanno subito violenza, si affiancano donne sensibili al tema della violenza ed alcune operatrici del Centro, garantendo in questo modo l’anonimato alle signore rispetto alla motivazione sulla partecipazione ai laboratori.
La mostra fotografica, nel percorso, rappresenta un esito e un punto di partenza, un finale rovesciato. Le donne si sono viste e ri-viste negli scatti dei fotografi, alcune di loro per la prima volta.
Quell’immagine su carta a colori o in bianco e nero che ritrae volti e corpi in movimento non è stata quindi solo fotografia ma specchio possibile.
“Non immaginavo di essere così” sono state alcune delle parole che hanno accompagnato lo sguardo verso di sé.
E il senso è proprio questo: aprire il proprio sguardo sulla possibilità di farcela cambiando il punto di vista ed è in quel punto che lo sguardo di noi tutti deve guardare per uscire dagli effetti della violenza verso l’autostima e l’amore per se stesse.
Il programma dell’inaugurazione prevede alle ore 16 la visita alla mostra, alle ore 16,30 la presentazione del progetto da parte del Centro per non subire violenza e di Anna Solaro del Teatro dell’Ortica; alle ore 17,30 una emozionante performance dei laboratori di teatro-terapia del Centro per non subire violenza in collaborazione con il Teatro dell’Ortica. Concluderemo con un brindisi inaugurale.
Nella performance le signore dei laboratori racconteranno con parole, musiche e coreografie, i momenti salienti del loro percorso ricomponendo e animando dal vivo uno degli scatti più emozionanti della mostra.
Orari e location della mostra
La mostra proseguirà nel palazzo della Meridiana fino al 27 novembre con il seguente orario: feriali 11 – 19; sabato e domenica 12 – 19; lunedì chiuso.
Dal 28 novembre al 10 dicembre la mostra si sposta nella galleria della Biblioteca Berio, in Via del Seminario, 16 – Genova, con il seguente orario: da lunedì a sabato 8- 11, domenica chiuso
La mostra organizzata dal Centro per non subire violenza (da UDI) Onlus in collaborazione con il Teatro dell’Ortica è patrocinata/sponsorizzata da:
- Regione Liguria
- Comune di Genova
- Palazzo della Meridiana
- Biblioteca Berio
- Associazione Nazionale Dopolavoro Ferroviario
- Dopolavoro Ferroviario Genova
- Istituto Nazionale Assistenza Trasporti – INAT
- HDI Assicurazioni
- E dal fondo FSE (Fondo Sociale Europeo)
La mostra è ad ingresso libero, vi sarà l’opportunità di sostenere con offerte libere il Centro per non subire violenza, con sede in via Cairoli 14/7.
Cos’è il Centro per non subire violenza?
Il Centro per non subire violenza è attivo da 30 anni e da sempre accoglie le donne che volontariamente vi si rivolgono per essere sostenute ad uscire da situazioni di disagio familiare e/o sociale, violenza e maltrattamenti familiari. Alle donne vengono offerti in in maniera completamente gratuita percorsi di counseling finalizzati all’uscita dalla violenza, di sostegno, di orientamento alle risorse personali e del territorio, consulenze psicologiche, consulenze legali civili e penali, gruppi per il cambiamento e di auto aiuto e possibilità di co-progettare l’inserimento di strutture residenziali, ove ve ne sia necessità. Il centro gestisce infatti anche 3 strutture residenziali, due Case Genitore/Bambino ed una Casa Rifugio ad indirizzo segreto, che possono ospitare mamme e bambini/e che necessitano di protezione, di un sostegno nel percorso di uscita dalla violenza, di un sostegno alla genitorialità e all’autonomia.
Inoltre, il Centro ha un laboratorio teatrale in collaborazione con il Teatro dell’Ortica e ha attivato un Progetto Scuole con interventi di sensibilizzazione al problema nelle scuole di ogni ordine e grado.
Da quest’anno, infine, è in funzione lo Sportello Lavoro, un nuovo servizio che offre un percorso di integrazione lavorativa, poiché spesso le donne sono anche vittime di violenza economica e la dipendenza dal partner è un ostacolo all’uscita dalla relazione maltrattante.
Per tutte queste attività il Centro ha continuamente necessità di fondi e iniziative come l’esposizione a Palazzo della Meridiana e alla Berio sono davvero occasioni uniche e in perfetta sintonia con le sue finalità.