Debutta martedì 10 febbraio (ore 20,30) al Teatro della Corte “Il giuoco delle parti” di Luigi Pirandello con Umberto Orsini. Le repliche si terranno fino a domenica 15 febbraio.

Prodotto da Compagnia Orsini e Teatro della Pergola, “Il giuoco delle parti” è interpretato da Umberto Orsini, Alvia Reale, Flavio Bonacci, Carlo De Ruggieri, Woody Neri e Toto’ Onnis per la regia di Roberto Valerio.

Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Gianluca Sbicca e le luci di Pasquale Mari.

Scritta nel 1918 da Luigi Pirandello (1867 – 1936), citando una precedente novella del 1913 (Quando si è capito il giuoco), “Il giuoco delle parti” è un classico apparentemente ancorato alla tradizione ottocentesca (protagonista ne è il solito triangolo amoroso), ma è anche una commedia con un protagonista che sembra scritto apposta per diventare un cavallo di battaglia per i tanti grandi attori che si sono succeduti nel ruolo di Leone, che ora viene fatto rivivere, con qualche ammodernamento, da un Umberto Orsini in grande forma.

Il marito, la moglie e l’amante, dunque. Leone Gala si è separato consensualmente dalla moglie Silia, della quale è però ancora ufficialmente il marito. Egli vive per conto proprio, ma ogni giorno passa dal portinaio della moglie per chiedere se ci sono novità. Poi, se ne va. E torna dai suoi cari libri e nella sua prediletta cucina, dove ama comporre salse preziose, aiutato dal fedele cameriere con il quale parla di Socrate e di Bergson. Da parte sua, Silia, che ha da tempo un amante (Guido Venanzi), s’annoia; e vive con irritazione la troppa libertà che le concede il marito, il quale ostenta anche nei suoi confronti l’atteggiamento disincantato di uno spettatore del mondo. Dapprima, Silia cerca di convincere l’amante a uccidere suo marito. Poi, quando Guido rifiuta, approfitta del volgare insulto ricevuto da un gruppo di gaudenti ubriachi per provocare ad arte uno scandalo, al fine di spingere il marito a sfidare a duello chi l’ha offesa. Ma Leone ha ormai capito il “giuoco della vita” e da cuoco provetto sa come rovesciare la frittata.

Il concorso di tre adattatori del testo pirandelliano – il capocomico Umberto Orsini, il regista Roberto Valerio e lo scenografo Maurizio Balò – costruisce la vicenda come in flash-back, ambientato in uno spazio a vetri che evoca una casa di riposo. «Abbiamo immaginato – annota Umberto Orsini – un Leone Gala che vive oltre i limiti che la commedia gli ha assegnato. Un Leone più invecchiato e ossessivamente alla ricerca del suo passato. Difendo questa scelta per puro interesse di resa teatrale, senza cercare di ammantarla di facile ideologia. Mi rendo conto che tutto questo suona terribilmente “pirandelliano” ma ci sarebbe da sorprendersi se non fosse così».

Per “Il giuoco delle parti” – in scena alla Corte da martedì 10 a domenica 15 febbraio 2015 – sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it info@teatrostabilegenova.it www.genovateatro.it

orari: feriali ore 20,30 – domenica ore 16 – lunedì riposo

prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)

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