di Domenico Giorgio Longo
Sabato 19 dicembre Papa Francesco ha incontrato i ferrovieri e i loro famigliari (6300) nell’aula Paolo VI in Vaticano; tale udienza è stata organizzata in occasione dei 110 anni dalla nascita delle Ferrovie dello Stato Italiane (mi è gradito portare a conoscenza e anche con un certo orgoglio che il Papa risulta iscritto al DLF con tessera n° 134093).
I dipendenti delle Ferrovie all’incontro con il Santo Padre erano capitanati dalla neo Presidente Gioia Ghezzi e dal nuovo A.D. Renato Mazzoncini.
Papa Francesco nel suo discorso ha esordito dicendo che «le Ferrovie dello Stato Italiane hanno superato da 10 anni il secolo di vita e questo è innanzitutto un motivo per ringraziare il Signore», ha continuato «ed è anche un’occasione per ricordare che non pochi operai hanno perso la vita per realizzare la Rete Ferroviaria in Italia. Li ricordiamo tutti e facciamo in modo che questo, per quanto dipende da noi, non possa più accadere».
A tal proposito sin dalla primavera dell’anno appena concluso il DLF di Genova in collaborazione con la Direzione Terr.le Produzione di Genova della Soc. RFI SpA (ing. Vincenzo Macello) ha dato vita ad un piano di recupero delle lapidi commemorative proprio per ricordare coloro che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio lavoro.
C’è da precisare che in tempi passati, negli ambienti di lavoro delle FS, era solito da parte dei dipendenti, per ricordare i colleghi scomparsi, “costruire” una stele riportante i dati di quest’ultimi.
La stele era composta da un profilato in materiale ferroso (normalmente un ferro a T) ed alla sua sommità veniva saldata o imbullonata una piccola targhetta che riportava i dati essenziali del collega che era mancato, a volte la targhetta veniva abbellita con dei “riccioli” sempre in materiale ferroso per darle una connotazione più artistica.
Per tale ritrovamento, ci si è concentrati su due impianti, oggi abbandonati, ma un tempo ricchi di attività sia manutentive e sia di maestranze, che da oltre 100 anni erano presenti in quelle officine.
Il primo impianto “visitato” sono state le ex Officine di Trasta dove sono state ritrovate quattro stele in quel sito non più produttivo oramai da parecchi anni.
Stessa ricerca presso le ex Officine della Squadra Rialzo di Novi S.Bovo dove sono state rinvenute cinque stele, entrambi i siti non sono più in attività, probabilmente in attesa di una riconversione industriale/urbanistica.
Dopo un necessario intervento di manutenzione le stele rinvenute a Trasta sono state ricollocate a Genova Principe ai piedi della lapide che ricorda i caduti per la realizzazione delle linee ferroviarie, presso il termine del marciapiede del binario 11 (lato Nord) dove fra l’altro sono presenti altre 11 stele, per un totale di 15.
Quelle che erano presenti a Novi S.Bovo sono state ricollocate in Stazione di Novi Ligure presso l’area adiacente al 1° binario limitrofa ad una lapide preesistente in muratura atta a ricordare alcuni ferrovieri scomparsi nel tempo.
Nella giornata della “Liberazione” (25 aprile) in cui ricordiamo i nostri caduti per la libertà dall’oppressore, abbiamo voluto ulteriormente ricordare chi in passato ha perso la vita nell’adempimento delle proprie funzioni lavorando per questa grande e storica Azienda, come ha ricordato anche Papa Francesco.